Un baco da seta che si trasforma in farfalla, la sublimazione dell’essere, tutto si trasforma. Così il telaio nudo e crudo di un oggetto di culto come la Vespa prende vita per la prima volta e comincia a respirare; un respiro rauco, scricchiolante, lento e continuo, vagamente illuminato, conscio del suo destino. Animale arcaico fatto di polvere di stelle, alimentato dal cielo con sottili cavi elettrici come vene in un lento movimento disarmonico. Anche “io respiro”.
Scultura cinetica ricavata dal telaio originale di una Vespa, tagliato in pezzi e riassemblato, che si illumina e si muove attraverso 18 motorini elettrici.